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CORONAVIRUS

Sperando di essere chiaro e non creare ulteriori equivoci : la pericolosità “clinica” del coronavirus è quasi sovrapponibile a quella del virus influenzale. La caratteristica però che lo rende ancora più temibile è il suo rapido contagio. E quindi è il numero rapidamente elevato in maniera esponenziale dei pazienti che possono infettarsi e avere più rapidamente complicanze letali che ha mandato in default il sistema sanitario regionale lombardo e rischia di far saltare l’intero sistema sanitario nazionale . Le complicanze sono quasi identiche a livello polmonare (gravissime polmoniti interstiziali spesso bilaterali) , i pazienti più a rischio sono gli stessi e cioè gli anziani affetti già da patologie e gli immuno depressi. Ma mentre l’influenza colpisce meno malati contemporaneamente in un lasso di tempo più lungo (5/6 mesi invernali) e quindi più facilmente gestibili e con più chances , il coronavirus invece colpisce più malati contemporaneamente in meno tempo (1-2 settimane). Ecco perché l’unico rimedio è ridurre al minimo e diluire quanto più è possibile il contagio. ECCO PERCHÉ DOBBIAMO STARE A CASA E NON GIRARE TRANQUILLAMENTE IN MANIERA IRRESPONSABILE MAGARI ANDANDO ANCHE IN DISCOTECA O IN ALTRI LUOGHI AFFOLLATI…

Dott. Giuseppe Schettino direttore dell’U.O.C. di Anestesia e Rianimazione Ospedale di Lagonegro